Cina: contro-sanzioni nei confronti degli USA

22 Luglio 2024

Introduzione

Annunciate dal Ministero degli Esteri cinese nuove contromisure in risposta alle sanzioni adottate dagli Stati Uniti nei confronti di funzionari cinesi coinvolti nella repressione di minoranze etniche e religiose.

Le contro-misure cinesi

Il 17 luglio 2024, il Ministero degli Esteri cinese ha annunciato che avrebbe adottato contromisure in risposta alle sanzioni adottate dagli Stati Uniti nei confronti di funzionari cinesi coinvolti nella repressione di minoranze etniche e religiose. In particolare, si tratta di restrizioni al rilascio di visti nei confronti di funzionari statunitensi ritenuti responsabili di contrastare gli interessi cinesi. Analoghe restrizioni erano state annunciate dagli USA per continue violazioni dei diritti umani in Cina. L’annuncio si inserisce in una lunga serie di misure restrittive che gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare hanno adottato gli uni nei confronti dell’altra negli ultimi anni.

Le sanzioni USA nei confronti della Cina

La maggioranza delle sanzioni imposte dai due Paesi si annovera tra quelle di carattere doganale, nel contesto della guerra commerciale avviata nel corso della presidenza di Donald Trump tra il 2017 e il 2021 e proseguita durante la presidenza Biden.

Oltre alle misure doganali, gli Stati Uniti sanzionano numerose aziende cinesi, attive soprattutto nel campo delle telecomunicazioni e dell’elettronica. Sono in vigore anche stringenti misure di export controls per ostacolare lo sviluppo dei settori di alta tecnologia cinese.

L'approccio dell'Unione Europea

Anche l’Unione Europea si sta muovendo verso un approccio non più di cooperazione ma di competizione con la Cina, come evidenziato dai dazi imposti agli autoveicoli cinesi a protezione dell’industria europea, ma anche dal programma politico della Presidente della Commissione von der Leyen. È quindi prevedibile che l’attuale mandato della Commissione veda un incremento della conflittualità commerciale con la Cina con evidenti conseguenze sugli scambi tra l’UE e il Paese asiatico.