Duplice uso, obbligo di ICP per autorizzazioni di esportazione globali
L’UAMA, l’Autorità del Ministero degli Affari Esteri che si occupa di rilasciare le autorizzazioni per l’export di beni dual use, in una nota ha sottolineato che ai fini del rilascio di autorizzazioni di esportazione globali le imprese sono tenute ad adottare un Internal Compliance Program (ICP).
La nota fa riferimento al Regolamento UE 821/2021, che prevede per gli Stati membri la facoltà di imporre agli operatori economici l’adozione di un ICP per tale tipologia di autorizzazione, e alle linee guida UE per la creazione di ICP (Raccomandazione 1318/2019)
L’UAMA ricorda inoltre che la nuova piattaforma “e-licensing” per la gestione digitale delle istanze prevede la possibilità di caricare il documento ICP in una sezione dedicata, che dovrà essere inviato assieme ad un questionario di controllo e verifica delle procedure interne aziendali messo a disposizione dall’autorità.
Autorizzazioni di esportazione e ICP
Ricordiamo che l’autorizzazione globale per cui è richiesto l’ICP è rilasciata all’operatore che ha già ottenuto analoghe autorizzazioni da parte dell’UAMA per effettuare esportazioni di uno o più prodotti verso uno o più utilizzatori finali o paesi. Nei mesi scorsi l’UAMA ha reso obbligatorio l’adozione di un ICP per le società esportatrici che intendono richiedere determinate autorizzazioni “facilitate”, ovvero l’autorizzazione generale dell’UE EU 007 e l’autorizzazione globale Grandi Progetti.
La nota dell’UAMA evidenzia la necessità per le aziende di dotarsi di Internal Compliance Program, vale a dire procedure interne che garantiscono la conformità ai regimi sanzionatori e il presidio degli export control lungo supply chains sempre più globalizzate: controlli sulle transazioni commerciali e finanziarie, verifiche soggettive sui business partner, analisi oggettive sui prodotti da esportare, classificazione doganale e origine, analisi di rischio Paese.
I vantaggi per le aziende
ZPC supporta le aziende nel definire ICP sulla base delle linee guida Ue e statunitensi e ritagliati sulle specifiche esigenze industriali. L’ICP prevede la configurazione di un Risk Assessment sui rischi potenziali dell’azienda, l’implementazione di procedure di controllo di export control (classificazione doganale, verifica beni a duplice uso, verifica su soggetti, prodotti e Paesi sotto restrizioni) e attività di formazione.
L’obiettivo è fornire alle aziende utili strumento in grado di prevenire e gestire i rischi di export compliance, ottimizzare i processi e le performance dell’export, anche attraverso l’utilizzo di innovative piattaforme digitali.
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