Etichettatura ambientale volontaria in Francia: scatta l’obbligo di indicare anche il “costo ambientale”

19 Febbraio 2025

Introduzione

Per i produttori di abbigliamento tessile che hanno scelto di fornire ai consumatori francesi l’etichetta ambientale volontaria "affichage environnemental" potrebbe diventare obbligatorio indicare il relativo costo ambientale.

L’indicazione del costo ambientale

Per i produttori di abbigliamento tessile che hanno scelto di fornire ai consumatori francesi l’etichetta ambientale volontaria, affichage environnemental, potrebbe diventare obbligatorio indicare il relativo costo ambientale (Coût environnemental), espresso in punti di impatto (points d’impact). Infatti, il 13 febbraio la Francia ha notificato alla Commissione Europea, attraverso il sistema TRIS, una bozza di decreto su metodi di calcolo e comunicazione del costo ambientale dei prodotti tessili.

 

L’indicazione del costo ambientale rappresenta una misura complementare all’ormai noto sistema volontario di etichettatura ambientale introdotta dalla Legge sul clima e la resilienza del 22 agosto 2021.

 

La bozza di decreto, oggetto di una consultazione pubblica conclusasi in Francia il 19 dicembre 2024, introduce l’obbligo, per i produttori di abbigliamento tessile che forniscono affichage environnemental, di comunicare al consumatore anche il costo ambientale del prodotto in tutto il ciclo di vita, in forma grafica, espresso in punti di impatto.

 

I prodotti interessati, il metodo di calcolo e la forma grafica sono stabiliti in una seconda bozza di decreto. Le informazioni nell’etichetta ambientale e quelle sul costo ambientale devono essere coerenti tra di loro. Le informazioni sul costo ambientale devono essere facilmente accessibili al consumatore al momento di acquisto.

 

In aggiunta a parametri climatici ed ambientali, nel costo ambientale viene considerato anche il rilascio di microplastiche, la percentuale di prodotti tessili esportati dall’UE a fine vita, e un coefficiente di durabilità basato sul numero teorico di giorni di utilizzo.

I dati da caricare sul portale

Le informazioni sul costo ambientale devono essere caricate da parte del fabbricante, importatore o rivenditore in un portale di accesso pubblico prima di comunicare il punteggio ai consumatori. È necessario caricare i seguenti dati, da aggiornare su base trimestrale:

 

  • il costo ambientale calcolato per ogni categoria di impatto identificato

 

  • il coefficiente di sostenibilità stabilito nella metodologia

 

  • dati sul prodotto per ogni referenza (unità con le medesime caratteristiche tecniche, es. colore, composizione, forma)

 

  • data di immissione in consumo del prodotto e data del calcolo del costo ambientale.

 

Un anno dopo l’entrata in vigore, sarà consentito anche a terze parti di comunicare il costo ambientale dei prodotti sulla base dei dati disponibili nel portale, anche senza il consenso del soggetto responsabile.

Le tempistiche di applicazione

In seguito alla notifica TRIS, decorre un periodo sospensivo di 3 mesi fino al 15 maggio 2025. Per quanto noto, la Francia non si aspetta di ricevere obiezioni alla bozza di decreto, trattandosi di un requisito che scaturisce da un sistema volontario di etichettatura.

 

ZPC resta a disposizione per ogni ulteriore approfondimento.