Il listing
Il 21 novembre 2024, l’Office of Foreign Assets Contro (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, introducendo misure che mirano a limitare ulteriormente la capacità del Cremlino di accedere al sistema finanziario internazionale.
In particolare, sono stati inseriti nella cosiddetta “SDN-List” oltre 50 istituti finanziari russi, inclusa Gazprombank, la principale banca russa che fino ad oggi non era stata interessata da restrizioni di questa portata.
L’inserimento di una persona fisica o giuridica in SDN-List, disposto in questo caso ai sensi dell’Ordine Esecutivo (EO) 14024, comporta il congelamento di tutti i beni e risorse economiche ad essa appartenenti presenti negli Stati Uniti o sotto il controllo di soggetti statunitensi. È altresì fatto divieto alle US-persons di effettuare transazioni con i soggetti listati. Le restrizioni si estendono a tutte le società controllate dalle persone listate, sia in Russia che altrove, con una quota pari o superiore al 50%, anche se non esplicitamente listate da OFAC.
Applicabilità extraterritoriale dei listing
Alla luce dell’applicabilità extraterritoriale della normativa statunitense, vige anche nei confronti di istituti finanziari non statunitensi, inclusi quelli italiani ed europei, il divieto di effettuare o facilitare “transazioni significative” con o per conto dei soggetti elencati nella SDN-List.
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