Import in Turchia: gli ultimi aggiornamenti

10 Gennaio 2025

Introduzione

Due importanti novità impattano, dal 1° gennaio 2025, sull’importazione di determinati prodotti in Turchia: sono infatti imposti possibili nuovi controlli su prodotti in pelle e calzature, nonché sull’abbigliamento per bambini, mentre viene aumentato dal 30% al 40% il dazio aggiuntivo all’importazione sulle calzature nel Paese.

Novità sui controlli all’importazione

I consueti aggiornamenti del 31.12.2024 alla regolamentazione del sistema di verifica in importazione in Turchia hanno portato alcune novità impattanti per le aziende esportatrici a partire dal 1.1. 2025 (con una deroga fino al 28.2.2025 per articoli già destinati alla spedizione in Turchia e oggetto di un documento di trasporto emesso nel Paese di origine).

 

In particolare, sulla base del Communiquè n. 25/18, nell’ambito delle ispezioni all’importazione:

 

  • i prodotti in pelle classificati al capitolo 42 e le calzature classificati al capitolo 64 potranno essere sottoposti a prove di laboratorio per verificare il rispetto del KKDIK anche per nickel (nel caso di diretto e prolungato contatto con la pelle) e dimetilfumarato, oltre a ftalati, DOT e cromo VI;

 

  • l’abbigliamento destinato ai bambini potrà essere sottoposto a prove di laboratorio per verificare il rispetto della sicurezza meccanica in base alla TS EN 14682 Safety of children’s clothing – Cords and Drawstrings e i requisiti di infiammabilità in base alla TS EN 14878 Textiles – burning behaviour of children’s nightwear.

 

ZPC rimane a disposizione per ogni ulteriore approfondimento.

Dazi maggiorati sull’import di calzature

Per le calzature, con Decisione Presidenziale n. 9392, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 32769 (3) in data 31.12.2024, la Turchia ha aumentato da 30% a 40% il dazio aggiuntivo all’importazione sulle calzature a partire dal 1.1.2025 (con deroga per dichiarazioni doganali registrate fino al 31.1.2025 a cui si applica l’aliquota precedente).