Il nuovo quadro di misure restrittive
Nell’aprile 2023, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un nuovo quadro relativo a misure restrittive mirate che dà all’UE la possibilità di imporre sanzioni nei confronti delle persone responsabili di sostenere o attuare azioni che compromettano o minaccino la sovranità e l’indipendenza della Repubblica di Moldova, nonché la democrazia, lo Stato di diritto, la stabilità o la sicurezza del Paese. Dall’inizio della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, infatti, i tentativi di destabilizzazione della Repubblica di Moldova sono notevolmente aumentati, rappresentando una minaccia diretta alla stabilità e alla sicurezza delle frontiere esterne dell’UE.
Grazie a questo nuovo quadro di sanzioni, l’UE può intervenire, ad esempio, nei confronti di individui che ostacolino o compromettano il processo politico democratico, compreso lo svolgimento di elezioni, o tentino di sovvertire l’ordine costituzionale, anche attraverso atti di violenza. In futuro, le misure restrittive potrebbero inoltre riguardare anche le persone che commettono gravi illeciti finanziari in relazione ai fondi pubblici e all’esportazione non autorizzata di capitali, nella misura in cui potrebbero assumere il controllo o influenzare seriamente le attività delle autorità statali. Le persone fisiche e giuridiche, le entità e gli organismi soggetti alle misure restrittive sono elencati nell’allegato della decisione (PESC) 2023/891.
Le sanzioni consistono nel congelamento dei beni e nel divieto di mettere fondi a disposizione degli individui e delle entità sottoposte a misure restrittive, nonché nel divieto di viaggio nell’UE per le persone fisiche listate. Questo quadro di misure mirate è stato adottato su richiesta della Repubblica di Moldova.
Sette persone listate per attività contro il proprio Paese e contro l’Ucraina
In data 30 maggio 2023 sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea due decisioni PESC e i relativi Regolamenti esecutivi con cui il Consiglio ha deciso di imporre misure restrittive nei confronti di sette persone in applicazione di due quadri sanzionatori distinti.
Cinque persone sono state sanzionate per azioni intese a destabilizzare, compromettere o minacciare la sovranità e l’indipendenza della Repubblica di Moldova, in base a quanto stabilito dal nuovo quadro di misure restrittive voluto dall’UE. Altre due persone sono state sanzionate per aver compiuto azioni volte a compromettere o minacciare l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
Le persone oggetto di sanzioni sono infatti politici e uomini d’affari di nazionalità moldova o russa. Tra di loro, alcuni soggetti sono coinvolti in una frode bancaria che ha comportato enormi perdite per il bilancio moldovo; altri sono legati a tentativi orchestrati dal Cremlino per destabilizzare la Moldova tramite la pianificazione di manifestazioni violente, illeciti finanziari, esportazione non autorizzata di capitali e sostegno ai progetti del Servizio di sicurezza federale russo (FSB). I due inserimenti in elenco collegati all’Ucraina riguardano cittadini della repubblica di Moldova che hanno fornito sostegno alle forze militari russe e collaborato con le autorità occupanti.
Il Consiglio europeo elenca altre 5 persone e 1 entità
In data 14 ottobre 2024, il Consiglio ha adottato misure restrittive nei confronti di cinque persone e un’entità responsabili di azioni destabilizzanti nei confronti della Repubblica di Moldova. Le misure restrittive previste da questo regime si applicano ora a un totale di 16 persone e 2 entità.
I nuovi elenchi includono il governatore dell’unità territoriale autonoma della Gagauzia, responsabile di promuovere il separatismo in quella regione, tentando così di rovesciare l’ordine costituzionale e minacciando la sovranità e l’indipendenza della Moldova, e altri individui per le loro azioni destabilizzanti in Gagauzia. Listata inoltre un’associazione non governativa con sede in Russia il cui obiettivo è promuovere gli interessi della Russia all’estero, anche in Moldavia, e il suo direttore e fondatore.
I destinatari sono soggetti al congelamento dei beni e al divieto di fornire loro fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente. Inoltre, le persone sanzionate sono soggette al divieto di viaggiare nell’Unione Europea.
il 24 ottobre 2024, i Paesi candidati Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Ucraina, Repubblica di Moldova e Bosnia-Erzegovina e i Paesi dell’EFTA Islanda, Liechtenstein e Norvegia si sonoallineati alla Decisione.
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