L’UE presenta il Libro Bianco per la Difesa Europea

20 Marzo 2025

Introduzione

La Commissione e l'Alto Rappresentante UE hanno presentato il White Paper for European Defence – Readiness 2030. Inoltre, nell’ambito del piano ReArm Europe, è stato presentato un pacchetto di leve finanziarie per gli Stati membri al fine di stimolare un aumento degli investimenti nel settore della difesa. Le misure mirano a rispondere a breve termine all'urgenza ucraina, a lungo termine alla necessità di potenziare la sicurezza e la difesa dell'Europa.

Il Libro Bianco per la Difesa Europea

Il Libro Bianco presenta soluzioni per colmare le lacune e costruire una solida base industriale della difesa europea. Per affrontare tali sfide, il documento delinea una serie di linee d’azione:

 

  • Identificare carenze in termini di capacità degli Stati membri.
  • Sostenere l’industria della difesa europea attraverso la domanda aggregata e incrementare l’approvvigionamento collaborativo.
  • Sostenere l’Ucraina mediante un maggiore aiuto militare e una maggiore integrazione tra l’industria della difesa europea e quella ucraina.
  • Approfondire il mercato della difesa a livello UE, anche semplificando le normative.
  • Accelerare la trasformazione della difesa tramite innovazioni come l’intelligenza artificiale e la tecnologia quantistica.
  • Rafforzare la reattività europea per scenari di peggioramento, migliorando la mobilità militare, accumulando scorte e rafforzando i confini esterni, in particolare il confine terrestre con la Russia e la Bielorussia.
  • Rafforzare le partnership internazionali.

Piano ReArm Europe

Come annunciato dalla Presidente von der Leyen, il Piano ReArm Europe prevede una spesa superiore agli 800 miliardi di euro, strutturata attorno ai seguenti pilastri:

 

Sbloccare l’uso di fondi pubblici per la difesa a livello nazionale

 

La Commissione ha invitato gli Stati membri ad attivare la clausola di salvaguardia nazionale del Patto di Stabilità e Crescita, che fornirà loro uno spazio di bilancio aggiuntivo per aumentare la spesa per la difesa, nel rispetto delle norme fiscali dell’UE.

 

Un nuovo strumento dedicato per l’azione di sicurezza in Europa – SAFE

 

La Commissione raccoglierà fino a 150 miliardi di euro sui mercati dei capitali per aiutare gli Stati membri dell’UE ad aumentare rapidamente e sostanzialmente gli investimenti nelle capacità di difesa europee. Questi fondi saranno erogati agli Stati membri interessati su richiesta, sulla base di piani nazionali. Le erogazioni avverranno sotto forma di prestiti a lungo termine con condizioni competitive, che dovranno essere rimborsati dagli Stati membri beneficiari.

 

I prestiti saranno garantiti dalla capacità di spesa del bilancio dell’UE. SAFE consentirà agli Stati membri di aumentare i loro investimenti in difesa tramite acquisti comuni dall’industria della difesa europea, concentrandosi sulle capacità prioritarie.

 

Sfruttare l’EIB Group e mobilitare capitali privati

 

Il Piano ReArm Europe si basa anche sull’European Investment Bank Group (EIB) per ampliare l’ambito dei suoi prestiti a progetti di difesa e sicurezza, garantendo al contempo la sua capacità di finanziamento. Inoltre, la Commissione ha adottato la Savings and Investments Union Strategy per facilitare la mobilitazione dei risparmi privati verso mercati dei capitali più efficienti e indirizzare gli investimenti in settori critici dell’economia, come la difesa.

La regolamentazione dei prodotti destinati a utilizzi militari

Il piano ReArm Europe della Commissione UE apre un nuovo contesto per diversi settori industriali. Le aziende che movimentano materiali di armamento devono organizzare un’adeguata compliance al fine di classificare correttamente i propri prodotti e adottare le misure necessarie per rispettare gli obblighi normativi.

 

Rientrano tra i “materiali di armamento” le merci che presentano le specifiche militari, ma anche quei prodotti e componenti sviluppati per applicazioni civili, ma che possono essere forniti a enti finali militari per applicazioni nel settore della difesa. È bene precisare che tali prodotti si distinguono dai beni a duplice uso.

 

Senza adeguati controlli e verifiche le aziende possono trovarsi inconsapevolmente coinvolte in flussi di approvvigionamento militare e violare le normative, incorrendo in alti rischi sanzionatori e reputazionali.

 

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ZPC negli anni ha sviluppato competenze ed esperienze operative nell’assistere le imprese ad organizzare l’attività di compliance in tema di materiali di armamento, instaurando anche un costante dialogo con le autorità nazionali competenti.

Rimaniamo a disposizione per ulteriori approfondimenti.