Polonia: indagata una società statale
In Polonia, la Procura generale (Prokuratura Krajowa) e l’Agenzia per la Sicurezza interna hanno avviato indagini nei confronti della società di proprietà statale, la WSK Posnàn, per aver fornito materiali sensibili a imprese stabilite in Iran. Secondo le iniziali ricostruzioni delle Autorità, la WSK Posnàn avrebbe effettuato spedizioni di parti meccaniche a un’impresa iraniana che produce trattori agricoli, ma queste sarebbero successivamente state utilizzate per la realizzazione di droni “Shahed 136”, un modello di drone “kamikaze” che sarebbe stato utilizzato dall’Iran per l’attacco a Israele di aprile 2024, e dalla Russia nel corso della sua aggressione all’Ucraina. La normativa polacca punisce l’esportazione non autorizzata di materiali d’armamento con la reclusione fino a dieci anni.
Stati Uniti: sanzionato un istituto finanziario
Negli Stati Uniti, un istituto finanziario ha patteggiato con l’OFAC il versamento di una sanzione di circa 7,5 milioni di dollari per aver violato, tra il 2016 e il 2020, le sanzioni americane nei confronti della Russia. Secondo quanto pubblicato dall’OFAC, l’istituto avrebbe favorito pagamenti nei confronti di soggetti russi listati.
Sanzioni per violazioni delle misure restrittive: un trend in crescita
In generale, si osserva recentemente un trend in crescita nel numero di provvedimenti – sia amministrativi, che giudiziari – adottati nei confronti di soggetti che violano le misure restrittive. È per questo di primaria importanza che le imprese si dotino di adeguate procedure per garantire, sia in fase contrattuale che in fase di esecuzione, il rispetto di tutti i regimi sanzionatori applicabili.
In particolare, è richiesto che siano svolte verifiche di tipo:
- soggettivo, per assicurarsi che le controparti non risultino in liste di controllo implementate dalle diverse autorità competenti;
- oggettivo, per assicurarsi che la movimentazione dei prodotti non sia soggetta a divieti verso determinati Paesi terzi o sottoposti a restrizioni, come i prodotti a duplice uso assoggettati ad un regime di autorizzazione per l’esportazione.