Sanzioni verso l’Iran: nuovi listing UE e USA

15 Ottobre 2024

Introduzione

Nel mese di ottobre 2024, Stati Uniti e Unione Europea hanno aggiunto alle proprie liste di soggetti sanzionati nuove entità fisiche e giuridiche, in connessione al settore petrolifero e petrolchimico e al settore aerospaziale. In virtù di questi listing e degli effetti extraterritoriali delle sanzioni secondarie statunitensi, si raccomanda alle imprese che operano con l'Iran una due diligence approfondita.

Sanzioni statunitensi nei confronti del settore petrolifero e petrolchimico e sanzioni secondarie

L’11 ottobre 2024, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato il listing di ventisette nuove entità ed imbarcazioni operanti nel settore petrolifero iraniano, oltre che l’inclusione dell’intero settore petrolifero e petrolchimico tra quelli sanzionati dall’Executive Order 13902 del 10 gennaio 2020. Tale inclusione comporta il blocco di tutte le proprietà e degli interessi persona fisica o giuridica attiva nel settore petrolifero iraniano, oltre che di qualsiasi persona fisica o giuridica, anche non statunitense, coinvolta in transazioni con i settori sottoposti a misure restrittive.

 

Quest’ultima tipologia di sanzioni, le cosiddette ‘sanzioni secondarie’, non mira tanto a colpire direttamente un Paese o un settore economico specifico, quanto piuttosto a dissuadere le imprese di Paesi terzi dal proseguire gli scambi economici che risulterebbero vietati dalla normativa statunitense e applicabili pertanto a soggetti/entità statunitensi. Così facendo, l’applicazione della normativa statunitense si estende a livello extraterritoriale, coinvolgendo anche imprese e persone al di fuori della giurisdizione degli Stati Uniti e che non presentano connessioni societarie/operative con gli Stati Uniti.

 

Per le imprese italiane ed europee queste sanzioni rappresentano un importante fattore di rischio, con la possibilità di essere inserite nelle liste di soggetti sanzionati a seguito di transazioni con partner iraniani soggetti a restrizioni. Sul punto si precisa che la Determination pursuant to Section 1(a)(i) of Executive Order 13902, “Petroleum and Petrochemical Sectors of the Iranian Economy”  prevede che “(…) section 1 (a) (i) of E.O. 13902 shall apply to the petroleum and petrochemical sectors of the iranian economy” e pertanto che “any person determined to operate in these sectors shall be subject to sanctions pursuant to section 1 (a) (i).

 

Sebbene i settori in esame fossero già sottoposti a restrizione, con l’inclusione del settore nell’E.O. 13902, le transazioni che concernono il settore petrolifero e petrolchimico sono ora soggette a un regime ulteriormente restrittivo.

 

L’E.O. 13902 prevede infatti che qualsiasi transazione “significativa” che coinvolga i settori identificati comporti la potenziale applicazione di sanzioni. Secondo la FAQ n. 833 dell’OFAC,  il Dipartimento del Tesoro, nel determinare se i beni/servizi risultino “significativi”, deve considerare la totalità delle circostanze rilevanti, basandosi su una ampia serie di fattori. Tali fattori includono, tra gli altri:

 

  1. Dimensione, numero e frequenza delle transazioni o dei servizi finanziari;
  2. Natura dei beni o servizi, che può riguardare la tipologia, complessità e finalità commerciale;
  3. Livello di consapevolezza del management e se tali operazioni costituiscano un modello ricorrente;
  4. Coinvolgimento di soggetti sanzionati;
  5. Pratiche elusive, che nascondono la vera natura della transazione;
  6. Qualsiasi ulteriore circostanza ritenuta rilevante dal Segretario del Tesoro.

 

Anche transazioni apparentemente minori possono quindi ricadere nel quadro delle sanzioni, in base al contesto e alle circostanze, portando a una situazione di fatto in cui qualsiasi transazione con i settori sanzionati può portare a gravi conseguenze per le imprese. Le restrizioni dell’E.O. 13902 già colpiscono settori strategici dell’economia iraniana, tra cui edilizia, manifatturiero, tessile, minerario e finanziario, e ora si estendono anche al settore petrolifero.

Nuovi listing europei

Il 14 ottobre 2024, l’Unione Europea ha inserito nelle proprie liste di soggetti sanzionati quattordici persone fisiche e giuridiche iraniane coinvolte direttamente o indirettamente nel settore aerospaziale iraniano e in particolare nella produzione di droni (UAV) di tipo militare e nella loro vendita alla Russia. Notoriamente, la Russia utilizza velivoli senza pilota iraniani nella guerra in Ucraina.

 

Molti dei soggetti listati dall’Unione europea sono dirigenti del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, ampiamente coinvolto in molti settori strategici dell’economia iraniana e responsabile, attraverso imprese controllate, del trasferimento di materiale sensibile in Russia. Il listing comporta il blocco di tutti i fondi e le risorse economiche di proprietà di o posseduti dai soggetti listati. È inoltre vietato mettere a disposizione fondi e risorse economiche a tali soggetti.

I rischi per le imprese che operano con l'Iran e la necessità di una approfondita due diligence

L’estensione delle misure restrittive in vigore nei confronti dell’Iran sia da parte dell’Unione Europea che da parte degli Stati Uniti e di altri Paesi alleati rappresenta un rischio particolarmente elevato per le imprese che operino con il Paese. Qualsiasi operazione commerciale, anche qualora non siano coinvolti i settori sottoposti a restrizioni, richiede un alto grado di approfondimento per verificare che non siano implicati soggetti ed entità sanzionati.

 

I consulenti di ZPC sono a disposizione per guidare le imprese nelle operazioni di due diligence e in ogni altra attività legata a garantirsi la piena conformità con le normative sanzionatorie internazionali.