UE: nuove misure di contrasto al terrorismo
Il 30.10.2024, in linea con la risoluzione 2734 (2024) delle Nazioni Unite, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la decisione (PESC) 2024/2771, che modifica la decisione (PESC) 2016/1693 concernente misure restrittive nei confronti dell’ISIL (Da’esh) e di Al Qaeda e di persone, gruppi, imprese ed entità a essi associati.
La Risoluzione 2734 (2024) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ribadisce la necessità di un’azione globale contro il terrorismo. La risoluzione richiama numerosi documenti precedenti, sottolineando la continuità dell’impegno delle Nazioni Unite nel contrasto al terrorismo, iniziato con la Risoluzione 1267 (1999) e consolidato attraverso successivi interventi normativi. Questo impianto normativo è la base della cooperazione internazionale nel contrasto al terrorismo: il sistema multilaterale si struttura intorno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, unico organo ONU con la facoltà di emettere atti vincolanti per gli Stati, le cui risoluzioni vengono successivamente implementate dalla comunità internazionale.
La decisione (PESC) 2024/2771 del Consiglio rappresenta il contributo dell’Unione europea al meccanismo di cooperazione internazionale di contrasto al terrorismo. Con essa si estendono i criteri per l’imposizione delle sanzioni, come delineato dalla Risoluzione ONU: oltre alle fattispecie già incluse, le nuove disposizioni prevedono che il Consiglio possa sottoporre a sanzioni chiunque partecipi, promuova o agevoli atti di violenza sessuale, schiavitù, sequestro e tratta di esseri umani quando usati come tattiche di terrorismo. Questi atti, considerati strategie di intimidazione, mirano a colpire la popolazione fragile e sono riconosciuti come gravi violazioni dei diritti umani.
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