Fine dell’esenzione “de minimis” per i prodotti cinesi
L’Executive Order inoltre elimina la possibilità per i prodotti originari della Cina e di Hong Kong di beneficiare dell’esenzione “de minimis” prevista dal 19 USC § 1321(a)(2)(C), che consente di importare spedizioni di valore inferiore a 800 USD senza l’applicazione di dazi e con procedure di sdoganamento semplificate.
Dal 4 febbraio 2025, tale agevolazione non è più applicabile alle spedizioni contenenti prodotti di origine cinese, che sono quindi soggette a procedure doganali più onerose e al pagamento di tutti i dazi applicabili all’importazione negli Stati Uniti.
Impatti per le imprese europee ed e-commerce
Queste nuove misure avranno un impatto significativo sulle aziende europee che esportano negli Stati Uniti prodotti di origine non preferenziale cinese e, in particolare per le imprese del settore e-commerce, che non potranno più usufruire del de minimis per spedizioni di basso valore. Questo comporterà un aumento dei costi commerciali, con possibili ripercussioni sui margini di profitto, oltre a un aggravio delle formalità doganali, che potrebbe rallentare i tempi di consegna. Di conseguenza, le aziende dovranno rivedere le proprie strategie di export e supply chain, valutando soluzioni alternative per mitigare l’impatto dei dazi.
Contesto tariffario e confronto con altre misure
L’introduzione di questo dazio avviene in un contesto in cui i prodotti originari della Cina erano già soggetti a dazi aggiuntivi imposti negli ultimi anni dagli Stati Uniti, come le tariffe previste dalla Section 301. Di conseguenza, le aziende dovranno verificare attentamente tutte le misure daziarie applicabili ai propri prodotti, in quanto i costi doganali potrebbero risultare significativamente più elevati.
Mentre si segnalano notizie sulla sospensione temporanea, da parte del Presidente Donald Trump, dei dazi aggiuntivi annunciati sempre con Executive Order del 1° febbraio 2025 per i prodotti originari di Messico e Canada, ciò non riguarda la Cina, per la quale i maggiori dazi restano confermati.