La Corte Penale Internazionale
La Corte Penale Internazionale è stata istituita con lo Statuto di Roma sottoscritto nel 1998, a cui hanno aderito 125 Stati, da ultimo l’Ucraina. Ha competenza, sulla base del suo trattato costitutivo, per investigare e processare gli individui ritenuti responsabili di crimini contro l’umanità come il genocidio o i crimini di guerra.
La politica di Trump nei confronti della Corte Penale Internazionale
Già nel corso della sua prima amministrazione, Trump aveva sottoposto a misure restrittive alcuni procuratori e collaboratori della Corte Penale Internazionale che avevano indagato militari statunitensi per violazioni dei diritti umani perpetrate nei confronti della popolazione civile afghana. Pur non essendo gli Stati Uniti firmatari dello Statuto di Roma, la Corte era competente alle indagini in quanto l’Afghanistan è tra i Paesi aderenti. Le restrizioni erano successivamente state rimosse dal Presidente Biden nel 2021.
La decisione di assoggettare nuovamente la Corte Penale Internazionale presa da Donald Trump è dovuta al mandato d’arresto emesso nel novembre 2024 nei confronti del Primo Ministro israeliano Netanyahu e dell’ex ministro della difesa Gallant per i presunti crimini di guerra israeliani in Palestina. Secondo Trump, le azioni della Corte metterebbero in pericolo gli interessi nazionali degli Stati Uniti e dell’alleato Israele.