Le sanzioni
L’11 settembre 2024, l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) degli Stati Uniti ha aggiunto alle proprie liste di soggetti sanzionati individui, aziende e imbarcazioni coinvolti nel contrabbando di petrolio e gas di petrolio liquefatto (GPL) verso il governo siriano.
Queste attività generavano profitti destinati a finanziare il gruppo terroristico Hezbollah. Le sanzioni si basano sull’Ordine Esecutivo 13224, che consente alle autorità degli Stati Uniti di colpire entità legate al terrorismo. Hezbollah era già stato designato come gruppo terroristico globale nel 2001.
Le Secondary Sanctions statunitensi e i loro effetti
Alle persone non statunitensi (non-US persons), incluse le persone fisiche e giuridiche dell’Unione Europea, è vietato intraprendere ogni azione che induca persone statunitensi a violare, intenzionalmente o meno, le sanzioni statunitensi, nonché tenere condotte che eludano le sanzioni statunitensi. Le istituzioni finanziarie non statunitensi e altre entità che intraprendono transazioni con individui o imprese sanzionate possono incorrere in sanzioni secondarie.
Queste sanzioni si applicano, tra l’altro, quando vi è la fornitura o ricezione di fondi, beni o servizi a favore di persone soggette a restrizioni. Data l’extraterritorialità di molti regimi sanzionatori statunitensi, è essenziale che le imprese italiane ed europee conducano accurate verifiche (due diligence) nelle loro operazioni estere per evitare coinvolgimenti con entità sanzionate dagli USA, oltre che le necessarie verifiche sui soggetti sanzionati dall’Unione europea ed altre autorità potenzialmente rilevanti. Le autorità statunitensi mantengono una sorveglianza costante, e come premesso, le violazioni possono comportare sanzioni anche per soggetti europei, con pesanti conseguenze sulla operatività delle aziende.
Alla luce di questo, gli esperti di ZPC rimangono al fianco delle imprese per accompagnarle nel complesso panorama sanzionatorio internazionale.
