Violazioni delle misure restrittive UE: la posizione del Consiglio sull’allineamento delle sanzioni
Lo scorso 9 giugno il Consiglio Europeo ha definito la sua posizione negoziale (orientamento generale) su una direttiva che introduce reati e sanzioni per la violazione delle misure restrittive stabilite dall’UE. Una volta adottata, grazie a questa direttiva sarà più facile indagare, perseguire e punire le violazioni delle misure restrittive in tutta l’UE.
Il contesto
Le misure restrittive sono una componente importante degli strumenti della politica estera e di sicurezza dell’UE. La loro applicazione è però di competenza degli Stati membri; ne consegue quindi che i tipi e i livelli di sanzioni possono variare da Stato a Stato. Attualmente, infatti, gli Stati membri non sono tenuti a considerare le violazioni come reato e possono quindi applicare sanzioni amministrative, mentre le sanzioni penali massime vanno da 2 a 12 anni di reclusione.
Per limitare l’elusione delle misure restrittive e rafforzarne quindi l’applicazione, il 5 dicembre 2022 la Commissione ha presentato una proposta di direttiva relativa alla definizione dei reati e delle sanzioni previste per la loro violazione (si veda a questo riguardo la news pubblicata da ZPC).
Sanzioni penali dissuasive
Il Consiglio richiede inoltre che gli Stati membri garantiscano la punibilità della violazione delle misure restrittive con sanzioni penali effettive, proporzionate e dissuasive. Il progetto di direttiva prevede sanzioni diverse a seconda del reato e gli Stati membri dovranno aggiornare le rispettive legislazioni nazionali in modo da tener conto delle circostanze aggravanti ai fini della determinazione delle sanzioni. Ad esempio, il fatto che il reato sia stato commesso da un’organizzazione criminale o da un funzionario pubblico rappresenterebbe una circostanza aggravante.
Applicazione più rigorosa
Secondo quanto richiesto dalla direttiva, gli Stati membri dovranno inoltre:
- intensificare gli sforzi per garantire il rispetto delle misure restrittive dell’UE, prevedendo termini di prescrizione tali da consentire un’adeguata attività di contrasto;
- adottare misure in materia di congelamento e confisca dei proventi derivanti dalla loro violazione;
- assicurare la cooperazione e il coordinamento tra le varie autorità di contrasto e giudiziarie, non solo nazionali, ma anche a livello europeo tra gli Stati membri, la Commissione e le agenzie dell’UE quali Europol o la Procura europea.
Le tappe future
L’orientamento generale ora concordato costituisce la base per i negoziati con il Parlamento europeo volti a raggiungere una posizione comune sul progetto di direttiva, che andrà a definire quali comportamenti gli Stati membri dovranno considerare reati.
Di seguito, l’attuale classificazione delle violazioni delle misure restrittive dell’UE:
TIPOLOGIA DI SANZIONI UE | PAESE UE |
Violazione sia penale che amministrativa
|
Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Italia, Lituania, Austria, Polonia, Romania, Slovenia |
Violazione solo penale | Danimarca, Francia, Croazia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Finlandia, Svezia |
Violazione solo amministrativa | Spagna, Slovacchia |
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