ZPC alla conferenza di FESI dedicata alle politiche europee sulla sostenibilità e al loro impatto sull’industria degli articoli sportivi

27 Marzo 2025

Introduzione

Lo scorso 20 marzo, a Bruxelles, si è tenuta la conferenza "Clarifying and simplifying sustainability rules: building effective policies for the European Sporting Goods Industry", organizzata da Fesi - Federation of the European Sporting Goods Industry, che ha visto leader del settore, esperti e responsabili politici riunirsi per discutere del futuro del settore degli articoli sportivi e del panorama normativo dell'UE.

L’evento

Ad aprire l’evento, i saluti del presidente di FESI Neil Narriman, che ha condiviso la sua visione sul ruolo fondamentale che l’industria degli articoli sportivi svolge nell’economia dell’UE, nella salute e benessere, nell’innovazione, e sull’importanza di politiche di sostenibilità efficienti per il futuro del settore in Europa.

 

Sono seguiti quindi due panel: “Shaping the Playbook for Sustainable Products” e “Global Supply Chains in the New Geopolitical and Regulatory Reality”. Al primo panel ha preso parte anche Nicola Gelder, founding partner di ZPC e vicepresidente di Assosport, l’Associazione Nazionale di Categoria che rappresenta gli imprenditori italiani dello Sport System. Assosport, in qualità di membro fondatore di FESI, è stata infatti invitata a partecipare al convegno annuale sul tema della sostenibilità per le aziende della sport industry europea.

“Shaping the Playbook for Sustainable Products”

Nella corso della prima tavola rotonda, la Vice Presidente Nicola Gelder, referente per Assosport in vari comitati tra cui Circular Economy Task Force, ha portato la voce delle aziende associate, focalizzandosi in particolare sulle sfide che le piccole e medie imprese associate, (che rappresentano il 78% degli associati), devono affrontare in tema di transizione green, rispetto ai grandi gruppi multinazionali rappresentati al tavolo da VF Corporation.

 

Da un lato ha evidenziato le difficoltà del complesso quadro normativo in continua evoluzione e la necessità di doversi dotare della nuova figura professionale del sustainability manager; dall’altro, ha condiviso gli importanti progetti innovativi, come l’uso del poliestere riciclato e il recupero e il riciclo di componenti di calzature e scarponi da sci, iniziative promosse con determinazione da imprenditori appassionati.

 

Nicola Gelder ha colto inoltre l’occasione per sottolineare le difficoltà che gli associati hanno incontrato nella gestione del sistema di etichettatura ambientale e di EPR per gli imballaggi, auspicando che il sistema EPR per i prodotti tessili venga armonizzato e semplificato.

 

Insieme a Nicola Gelder, altri esperti del settore hanno avuto modo di discutere sulle prospettive del settore alla luce degli ultimi sviluppi relativi all’ESPR (Ecodesign for Sustainable Products Regulation) e alla WFD (Waste Framework Directive legislation), inclusi il prossimo Textile Delegated Act e i regimi di EPR per l’abbigliamento e le calzature.

 

I panelist hanno affrontato argomenti sfidanti, quali la complessità normativa, l’applicazione delle norme e le difficoltà delle PMI nel rispettare i requisiti. Il settore ha evidenziato la rapida evoluzione delle normative sulla sostenibilità e la necessità di un dialogo stretto con i responsabili politici per ridurre l’onere amministrativo. Dal confronto è emerso un messaggio chiave: le prestazioni, la sicurezza e l’uso previsto dei prodotti devono essere considerati nell’elaborazione delle norme sull’ecodesign. La speranza è, quindi, che i legislatori riflettano sulle osservazioni del settore per la stesura finale delle norme.

“Global Supply Chains in the New Geopolitical and Regulatory Reality”

Il secondo panel è stato occasione per sottolineare come le catene di approvvigionamento globali restino essenziali per l’industria degli articoli sportivi, garantendo supporto al commercio e alla competitività. Sebbene il commercio non possa risolvere tutte le sfide globali, è stato a lungo uno strumento di pace e crescita economica. L’UE si sta concentrando sul miglioramento della competitività sostenibile e sulla riduzione degli oneri amministrativi, in particolare per le PMI, cercando al contempo di garantire condizioni di parità e un’efficace sorveglianza del mercato. Tuttavia, persistono alcune preoccupazioni riguardo all’eccessiva burocrazia e alla complessità della rendicontazione (CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive e tassonomia). I panelist hanno concordato sulla necessità di una semplificazione, affinché le aziende possano investire con successo nella sostenibilità senza compromettere la loro competitività.

 

Jerome Pero, Segretario Generale di FESI, ha concluso la conferenza sottolineando il ruolo cruciale delle politiche europee nel massimizzare il potenziale del settore degli articoli sportivi. La presenza, alle tavole rotonde, di rappresentanti della Commissione Europea e del Consiglio e co-legislatori della legislazione sui prodotti sostenibili ha consentito alle aziende produttrici di esprimere le proprie esigenze e contribuire al processo legislativo.